[VIDEO][STORY] Medical exam: TRANS Fucked by DOCTOR

Io ho cercato di resistere ma quel porcone del medico…

Di norma mi masturbo 2-3 volte al giorno e questo non fa piacere al mio papino… insomma, si innervosisce tanto…

Mi bussa sempre alla porta come un matto e mi chiede: che cosa sto facendo, perché non esco, cosa faccio così a lungo in camera e cose simili…

Una volta mi ha detto: “Se continui così va a finire che ogni volta che succede qualcosa di diverso dall’ordinario ti inondi di precum! Devi imparare a trattenerti!” E io: “Che cos’è il precum?” – E lui: “Ignorante! Hai presente quando ti bagni? Devi imparare a resistere!” – E io: “Wow, grazie di avermi insegnato una nuova parola papino!”

Alla fine, per farlo contento, mi sono decisa a provare a non menarmelo per 2 giorni di fila…

Grave errore!

Hanno iniziato a prendermi dei dolori sempre più forti agli addominali!

Sono stata costretta ad andare dal medico di famiglia per farmi vedere…

Nell’ambulatorio mi siedo e chiedo chi è l’ultimo: una ragazza molto carina, seduta al mio fianco…

A causa dell’astinenza, il solo fatto di guardarle le tette è sufficiente a farmelo venire duro…

Tutti se ne accorgono e io divento paonazza in viso… tipo scolaretta vergognosa…

Come un ponte levatoio che si alza, la mia gonna si gonfia in modo inequivocabile (per fortuna era lunga)…

Dovevo sembrare una vera maniaca perché oltretutto per le fitte agli addominali mi piegavo e ansimavo…

Quando il medico apre la porta per contare i pazienti si accorge subito di me, si ferma, mi guarda bene e poi mi dice: “La vedo dolorante signorina, lei è meglio che passi per prima…”

Non avrei mai scavalcato la fila ma era l’unico modo per togliermi gli occhi di tutti di dosso…

Così, con la banana dritta e sballonzolante, entro rapidamente nello studio…

Che imbarazzo!

Il medico è un panzone di 63 anni, con barba grigia, occhiali e un modo di fare d’altri tempi…

Dopo aver sbrigato le solite formalità mi chiede: “Allora, mi dica, che problema ha?”

Io rispondo: “Ho dei dolori lancinanti allo stomaco…”

Lui fissandomi il cazzo ancora duro mi domanda: “Signorina, lei si masturba molto?” – Io rimango titubante per qualche secondo poi diventando ancora più rossa e guardando verso il basso rispondo: “No… non molto… un po’…”

Allora lui si alza dalla scrivania e categorico mi dice: “Si spogli.” – Io non sapendo cosa pensare mi volto di spalle e obbedisco…

Ho addosso solo la mia collana nera, un reggiseno nero, delle mutandine trasparenti e delle calze con la giarrettiera…

Lui si avvicina e dandomi uno schiaffetto sul sedere mi ordina spazientito: “Su, su, anche reggiseno e mutande!” – Un po’ confusa obbedisco ma per l’imbarazzo, fortunatamente, mi si ammoscia…

Mentre con le braccia cerco di coprire le zone intime, lui, con fare deciso, mi prende per le spalle, mi gira e poi, scuotendomi, mi intima: “Via le mani! Si sieda sul lettino…”

Un po’ spaventata, sempre guardando in basso, obbedisco… intanto lui si porta dietro di me, mi prende per i fianchi, mi tira verso di lui e mi dice: “Ora controlliamo i polmoni.”

Mentre d’improvviso sento il suo pene appoggiato alla mia schiena, lui inizia a tastarmi seno… quando però mi afferra i capezzoli, inizio davvero a sospettare che le cose non stanno andando in modo regolare…

Non dico nulla…

La stimolazione prosegue e io inizio ad ansimare… il bravo medico purtroppo me lo aveva fatto tornare duro… e la cosa sembrava interessargli parecchio: “Vedoo che ha un grosso membro, meglio dargli una controllatina…”

Mentre lui fa il giro del lettino gli chiedo: “Il dolore però lo sento agli addominali…” – Ma lui risponde: “Potrebbe essere anche un problema di testicoli o persino di prostata… apra le gambe, non si vergogni… ne vedo in continuazione… anche se non così grossi…”

Lui continuava a fare apprezzamenti sul mio pene e io ero lì di fronte a lui, paralizzata, tremante, nuda, con solo calze e collana indosso…

Le sue parole mi avevano fatta bagnare: “Accidenti! Ecco il precum! Ecco ora devo resistere!”

Il medico si inginocchia di fronte al mio cazzo… il suo viso è a 1 centimetro dal mio glande… le sue pupille si dilatano… se lo sta godendo, non solo con gli occhi… può persino toccarmelo… impunemente…

Con una mano me lo prende… me lo muove a destra e a sinistra… me lo accarezza… con l’altra mi strizza le palle… io sto letteralmente godendo e soffrendo allo stesso tempo…

Quando me lo scappella il precum inizia a gocciolare… io non posso fare a meno di ansimare, sempre più forte… lui intanto, fingendo di guardare bene, continua ad appoggiarselo sul viso…

Poi, dopo essersela spassata con calma, ad un tratto si alza in piedi e fa: “Penso di aver capito qual è il suo problema… ad ogni modo si distenda, pieghi le ginocchia, apra le gambe e si metta a filo del lettino…”

Totalmente stordita, gli chiedo: “Perchè?” – E lui: “Ispezione anale. Per la prostata. Gentilmente, faccia in fretta che ho molti pazienti.”

Imponendomi che sarebbe stata l’ultima volta obbedisco…

Lui inizia così a…

[CONTINUA]

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