[FOTO] La Regina Trans delle Amazzoni e la sua GROSSA LANCIA

Il mio papino mi ha voluta aiutare a preparare il costume da Amazzone ma poi ha finito per fare il maniaco (come al solito)…

NOTA – Questa delle Amazzoni è la mia prima partecipazione ad un lavoro di gruppo con altri creatori di contenuti per adulti!

Mi sono svegliata presto quel giorno, emozionata e nervosa per il progetto Amazzoni a cui ho deciso di partecipare.

L’idea era quella di creare un costume cosplay da amazzone per un’imminente collaborazione online con altri creatori di contenuti per adulti… sapevo che sarebbe stata una sfida…

Mentre scendo le scale, vedo mio padre seduto al tavolo della cucina, che sorseggia il caffè: “Buongiorno, papino…” – gli dico, dandogli un bacio sulla guancia: “Oggi devi aiutarmi in una cosa…” – E lui: “Certo, tesoro. L’importante è che non siano soldi… cosa ti serve?” – Mi chide, guardandomi con un sorriso stupido…

Con la faccia seccata gli rispondo: “Ti ricordi? I tuoi debiti? Trovare un modo per pagare? Beh… sto realizzando un costume da amazzone per un progetto di collaborazione… e ho bisogno di qualcuno che mi aiuti con il cucito e misure. Pensi che potresti farlo per me?”

Dopo una breve esitazione fatta di stupore: “Certo, tesoro. Sarei felice di aiutarti in questo… se non si tratta di mostrarti nuda, va bene…” – Mi fa (alzandosi dalla sedia)…

Oddio… gli piace davvero illudersi che non produco contenuti erotici… maledetto idiota…

In ogni caso… la sua reazione era stata molto, molto, molto strana… normalmente avrebbe dovuto trovare le solite scuse per non impegnarsi in un lavoro così tedioso… la domanda era: che piano aveva in mente?

Incredibilmente ha invece trascorso la prima metà della mattinata a cercare e acquistare il materiale necessario mentre io prendevo le misure…

Dopo 2 ore papino arriva a casa e… che Dio lo benedica: ha cominciato a cucire!!

Per me era una vera sorpresa…

Forse non era un mago a cucire, ma stava facendo del suo meglio: “Non sono sicuro che sia giusto…” – Disse, sollevando il pezzo centrale del tessuto…

Io, quasi commossa: “Va tutto bene, papino… dobbiamo solo aggiustarlo un po’…”

In effetti, aveva fatto un lavoro schifoso ma, cercando di nascondere la mia frustrazione, gli ho detto: “Continua a lavorarci papino e lo metterai a posto…”

Il tempo passava ma a un certo punto lui si punge accidentalmente con un ago e grida: “Ow! Queste cose sono taglienti!!” – Tenendo il dito…

Povero dolce ometto! Forse devo premiarlo: “Ehi! Stai attento, papino… non voglio che ti faccia male…” – Gli ho detto (facendo l’occhiolino e un sorriso)…

Poi… quasi istintivamente… ho iniziato a succhiargli il dito… guardandolo direttamente negli occhi…

So che queste cose lo eccitano molto…

Comunque, quando ho cominciato a vederlo troppo distratto, mi sono fermata e gli ho detto: “Oh… adesso stai bene! Adesso è il momento di provare questa armatura di cartone!”

Lui, come domato, non dice nulla ed io… lascio cadere a terra tutti i miei vestiti…

Rimasta solo con il perizoma addosso, mi sono voltata e guardandola con sguardo malizioso… ho realizzato quanto fosse estasiato da quella visione…

Lascio passare qualche secondo… poi provando il completo ci rendiamo conto che alcune parti erano troppo strette e altre troppo larghe…

Fu così che Lui si avvicinò frastornato…

In quel momento ho capito che il maiale voleva mettermi le mani addosso e la chiusura errata dell’armatura era l’occasione giusta…

Lui mi fa: “Non funzionerà…” – Guardandosi allo specchio e appoggiando il suo pene sul mio sedere da dietro (!)…

Pervertito!

Stava avendo un’erezione sulle mie chiappe (!): “Non preoccuparti, tesoro. Troveremo una soluzione!” – Mi dice, fingendo di consolarmi: “Possiamo sempre fare qualche aggiustamento…”

La verità è che stava esplorando le mie curve con il suo cazzo…

Il suo respiro diventa poi affannoso…

Con le mani fingeva di riposizionare la scollatura… in realtà stava solo sfruttando l’occasione per toccare le mie dolci… tette…

Dopo qualche altro minuto di piccole molestie, il costume era finalmente completo… l’ho indossato e mi sono guardata allo specchio…

Era perfetto: “Grazie mille, papà. Hai davvero risolto la situazione!” – Gli dico abbracciandolo forte e baciandogli il collo…

Devo ammettere che nonostante la mancanza di esperienza, aveva lavorato instancabilmente per aiutarmi a creare un costume decente (che poi mi ha permesso di ottenere molti nuovi iscritti)…

In pratica ero super-felice e per ringraziarlo del suo aiuto gli ho detto ingenuamente: “Ti meriti un grande premio… chiedimi quello che vuoi!”

A quel punto…

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