[FOTO][STORIA] 1 VENDITRICE di Letti ABUSA di 1 TRANS Sexy

Sono stata molestata in un negozio di letti da una commessa molto zelante con un tailleur sexy! :(((

Ero completamente fradicia…

Stavo tornando a casa quando ho visto che un negozio di letti era ancora aperto…

Mentre entravo, il suono dei miei tacchi alti che battevano sul pavimento echeggiava nella showroom vuota…

Era quasi l’ora di chiusura ed ero l’unica rimasta…

La mia idea era quella di curiosare tra la selezione di letti… cercando di trovare quello perfetto per il nuovo appartamento di papino…

Non mi sarei mai aspettata quello che stava per succedere…

La donna che lavorava nel negozio era alta, con lunghi capelli castani e penetranti occhi azzurri… indossava un abito nero aderente che accentuava le sue curve e una camicetta bianca sbottonata quel tanto che bastava per rivelare un accenno di scollatura…

Quando si è avvicinata a me non ho potuto fare a meno di sentirmi un po’ in imbarazzo… non so perché ma… ci siamo sentite entrambe come se fosse la nostra prima volta… io come cliente e lei come venditrice…

Eravamo sole e nei suoi occhi c’era qualcosa di strano… quasi ipnotico!

In ogni caso sembrava davvero ansiosa di aiutarmi a trovare il letto giusto… e dopo le reciproche presentazioni: “Le mostro alcune opzioni!” disse con un sorriso e… allungando la mano per prendermi a braccetto…

Questo gesto mi ha fatto sentire un po’ in imbarazzo… ho esitato un attimo prima di permetterle di guidarmi verso una fila di letti… nell’angolo sul retro del negozio…

Comunque, dopo aver ascoltato attentamente le mie esigenze, mi fa una proposta: “Che ne dici di provare a sdraiarti su questo letto? Basta appoggiare i piedi e la testa sulle rispettive fasce salvaigiene…” – Ed io, un po’ imbarazzata: ” Va bene…”

Innocentemente faccio per salire sul letto quando lei mi ferma e mi afferra per la manica: “Vuoi darmi l’impermeabile? Altrimenti si bagna tutto il letto…”

E adesso sono nei guai… pensavo di andare direttamente a casa, stavo solo andando al Mc Drive… avevo una minigonna attillata sotto che mi esponeva completamente tutto il culo…

Non faccio in tempo a dirle che ho cambiato idea quando lei, agile come una borseggiattrice, mi toglie il cappotto… lasciandomi con il sedere al vento!!

Peggio ancora: anche le mutandine erano leggermente abbassate e pure inzuppate dalla pioggia! Si vedeva l’inizio del mio pene!!!

Disperata, reagisco d’istinto e mi butto a pancia in giù sul letto…

Lei si controlla molto bene e, a parte gli occhi strabuzzati, non ha detto nulla… si è semplicemente seduta vicino a me…

Quando prese a dimostrare le caratteristiche del letto, iniziò però a diventare sempre più “aggressiva”…

All’inizio ho cercato di essere educata e di lasciarle toccare il tessuto o regolare le impostazioni vicino al mio corpo ma ben presto è diventata così invasiva che non potevo più tacere…

Continuava a tastarmi!

Sentivo le sue lunghe unghie appggiarsi sulla mia pelle…

Quando mi ha messo la mano sulla coscia ho reagito: “Scusi, può smetterla?” chiesi con fermezza, cercando di liberarmi dalla sua presa…

Ma invece di ascoltare, si è avvicinata e… abbassandomi lentamente le mutandine… mi ha sussurrato qualcosa all’orecchio che mi ha letteralmente spaventata: “Non preoccuparti… ho già chiuso la serranda elettrica…”

Il mio cuore batteva forte, ho realizzato che ci stava davvero provando con me… allora mi sono subito scusata, sostenendo che dovevo andare…

Così mi alzo e vado via… lei non mi trattiene…

Non potevo credere quanto fosse audace questa donna… era una predatrice di trans? Ad ogni modo, mi sentivo umiliata e spaventata…

Volevo uscire ma… come ha detto lei… la serranda era abbassata! Avrei voluto urlare ma invece ho fatto un respiro profondo e mi sono ricomposta: “Puoi aprire la porta, per favore?”

Lei arriva rapidamente e guardandomi sempre negli occhi, apre la serranda… sempre in totale silenzio ma con un piccolo sorriso malizioso…

La pioggia cadeva più forte che mai e… appena fui quasi fuori… presi un getto d’acqua molto forte…

Fu in quel momento che mi resi conto di essere… nuda! Infatti, allontanandomi in tutta fretta, le mutandine bagnate erano scivolate del tutto…

Il mio impermeabile era rimasto accanto al letto! Ho maledetto la mia stupidità…

Ma prima ancora che potessi pensare di uscire, la porta del negozio si richiuse e la commessa mi raggiunse…

Lei sorrise, i suoi occhi brillavano di malizia: “Posso chiamarti Sally? Torna dentro un attimo…” mi intimò…

Ho avuto un tuffo al cuore quando ho realizzato che aveva visto il mio cazzo esposto… imbarazzata, ho cercato di coprirmi e guadagnare spazio ma lei mi ha afferrata di nuovo il braccio e mi ha tirata indietro…

La sua sicurezza aveva un qualcosa di… patologico!

“Per favore, lascia che ti asciughi… non lo dirò a nessuno…” sussurrò guardandomi profondamente negli occhi…

Non avevo nemmeno il telefono… era in macchina!

Allora un po’ spaventata le ho detto: “Ok…”

Mi accompagna nel bagno del suo ufficio e con il phon in mano inizia ad asciugarmi i capelli…

Sto lì… in piedi come una stupida…

Poi prima che potessi dire anche solo una parola, mi ha girata e mi ha abbassato le mutandine, esponendo tutto il mio sedere… sono rimasta congelata dal terrore mentre lei…

[CONTINUA]

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