[FOTO][STORIA] GANGBANG con GIARDINIERE e AIUTANTI

Abusata dai giardinieri mentre il mio papino era fuori casa

Il mio papino lavora molto e da un lato non ha tempo di dedicarsi al giardinaggio, dall’altro non vuole che io mi affatichi… così nella nostra nuova casa ha deciso di chiamare un giardiniere…

Il primo giorno che è venuto a casa nostra era d’Estate e mi ha fatto subito impressione… si trattava di un uomo sulla quarantina… molto alto, tosto, rude, con delle gambe molto lunghe… girava a torso nudo con solo dei pantaloni mimetici…

Era rasato a zero e da dietro ai sui baffi tuonava ordini ai sui suoi aiutanti con voce imperiosa… inoltre nonostante non avesse un fisico statuario, era dotato di una forza straordinaria…

A dire il vero mi faceva un po’ paura…

Quella mattina dovevo studiare delle cose e visto che era una bella giornata, ho pensato di farlo, mentre prendevo il sole… il rumore del tagliaerba poi mi concilia la concentrazione…

Volevo mettermi in costume, ma il mio papino me li aveva nascosti tutti… uffa! Per non farmi uscire!

Così sono stata costretta a mettermi invece un completino sexy… prendo una sdraio ed esco…

Il mio papino era già via da varie ore e il lavoro ferveva sotto al sole cocente ma nessuno dei presenti sapeva della mia presenza…

Senza dire nulla, apro la sdraio e con il mio libro in mano, mi distendo…

Dopo pochi minuti inizio a sentire il calore e mi ricordo che devo mettermi l’olio… prendo il tubetto, mi giro di spalle e proprio mentre inizio a spalmarmelo… uno degli aiutanti, sulla sessantina, mi scorge in lontananza…

Completamente coperto di sudore si paralizza e inizia a strofinarsi gli occhi… quasi come se fossi un miraggio… poi fa cenno al suo collega diciottenne e pensando che io non sentissi, dice (in dialetto): “Ma chi è quella figa in lingerie?” – E l’altro: “Porca troia, sarà la figlia… va che culo…”

I due parlottanno ancora ma non li sento più…

Non mi piace essere osservata (il mio ex-vicino mi aveva già molestata a sufficienza, leggi https://www.sallytranny.com/photo-story-my-neighbors-trans-adultery/) però faccio finta di niente… anche se non ho finito, smetto di spalmarmi l’olio e mi rimetto distesa a leggere…

Piano piano i 2 si avvicinano e tagliano l’erba vicino a me… mi sento i loro occhi addosso…

Poi uno do loro esclama: “Ma ha il cazzo! Guarda! E’ una trav!” – E l’altro: “E’ vero! Guarda che salame che ha!” – E ancora: “Sai cosa ti dico? Quella secondo me è una porca… si è vestita così per provocarci… vacci a parlare…” – Ma il giovane : “No, no io non so cosa dire…”

Mentre i 2 fantasticano su come approcciarmi, il loro capo arriva e con una vigorosa manata sul coppino del giovane e uno spintone all’altro urla: “Si può sapere che cazzo fate? Io vi pago per lavorare! Forza!”

La sua voce mi aveva fatto sobbalzare era profonda e potente… così abbasso il libro e dico un po’ impacciata: “Salve, sono Sally, la figlia del proprietario… vi disturbo se prendo un po’ di sole qui…?”

Il giardiniere si volta verso di me con sguardo feroce poi (in dialetto) dice ai suoi: “Tornate a lavorare scansafatiche!” – E giù altre manate…

Così loro si allontanano con la coda tra le gambe e lui inizia a camminare verso di me… in silenzio…

Più si avvicina più mi accorgo di quanto è grosso e più mi appare miaccioso…

Mi cade persino il libro dalle mani e lui raccogliendolo prontamente mi fa: “Ah quindi vuoi guardare dei maschioni nerboruti sudare per te? Sei una bella cosciotta eh…” – Poi un sorriso…

Non capendo cosa intendesse con “cosciotta” sorrido anche io, alchè lui si piega sulle ginocchia e mi fa: “Ah ma sei una maschietta, guarda che verga che hai lì sotto…”

Mentre dice questo mi inizia a schiaffeggiare la coscia…

Immediatamente arrossisco ma il mio amico al piano di sotto, non resiste ai complimenti erotici e alle mani addosso così ha un piccolo sussulto…

Lui che mi sta fissando con tenacia, se ne accorge e con mano violenta mi afferra la coscia… proprio a pochi millimetri dalle mutandine…

Il mio cazzo si muove ancora e lui, guardandolo con desiderio mi fa: “Oh! Ma non ti sei messa bene l’olio! Ti abbronzi male… dai qua che ti aiuto io…” – Io subito lo ammonisco: “No, no grazie… faccio da sola… non si preoccupi… poi lei ha sicuramente molto lavoro da fare…”

Ma lui ha già il tubetto in mano e mentre lo spreme mi fa: “Eh no, ma come fai sulla schiena senza di me? Ti aiuto io! Dai… allora! Non farmi perdere la pazienza!”

Maniere da facchini.

Mentre vedo la sua mano avvicinarsi al mio seno mi volto a schiena in su di scatto e dico: “Va bene solo sulla schiena allora…”

Sono letteralmente terrorizzata. Sento la sua possente ombra togliermi il sole di dosso… poi una grossa e ruvida mano, inizia a premere sulla mia schiena… mi muove come se fossi una piuma…

Ho i brividi… un po’ per la paura… un po’ per l’eccitazione… dopo appena due passate sulle spalle la sua attenzione si sposta immediatamente sul mio culo… coperto solo da un sottile tanga…

Come se non bastasse, mentre mi afferra poderosamente entrambe le chiappe,inizia a prendermi in giro: “Allora? Com’è il massaggio? Ti piace? La signorina lo trova di suo gusto?”

Mi sta afferrando spudoratamente e io sì… in effetti sto proprio godendo… ho il pene che penzola fuori dalla piega della sdraio ed è già bello duro…

Però…

Però non voglio essere abusata o peggio stuprata, così gli dico con voce spezzata: “A-adesso passi ai piedi… poi basta.” – Lui inaspettatamente mi dà retta e si mette a massaggiarmi i piedi… sempre con irruenza ma stavolta in modo più capace… lascia fuori solo le dita…

Io sono confusa ed eccitata e lui lo avverte… così mi piega la gamba e portandosi l’alluce alla bocca inizia a succhiarmelo… con grande veemenza, quasi come se volesse divorarmi…

Una sensazione stupenda… ma non volevo proprio dirglielo…

Temevo la sua reazione, così gli faccio: “V-va b-bene, grazie, ora sono a posto… torni pure a…” – Ma lui, scattivito mi risponde: “Cosa? Ho appena cominciato! Vieni qua, bella troia!”

Mentre dice questo, con fare da orco, mi sposta il tanga e mi spruzza l’olio proprio sul buco del culo…

Io Cerco di dire: “Ma cosa fa? Come si permette?? Mi lasci!”

Ma lui mi ride in faccia e mentre mi palpa in modo molto aggressivo… senza preavviso, mi infila l’indice dritto nell’ano!

Io urlo.

Era grosso, lungo e molto spesso, sembrava un cazzo!

Mentre me lo infila e me lo estrae senza rispetto io gemo senza rendermene conto: “Mmmmmh! No! No! No! Mi fa male!” – E lui: “Vedrai che tra un attimo passa… poi vedi cosa ti faccio…”

A sentire quelle parole, mi faccio forza e con un calcio riesco a divincolarmi… purtroppo mentre cerco di alzarmi, lui mi afferra per un piede e io non riesco a scappare…

Allora lui mi fa: “Senti ormai cel’ho duro e ti voglio violentare, però se fai la brava ti faccio un bel regalino… che ne dici? Non fare la sostenuta… dai che ti piace… quanto vuoi?”

Sono troppo confusa, spaventata e su di giri per parlare, così con il dito gli indico il suo camion… lui sgrana gli occhi e mi fa: “Ma tu sei fuori di testa! E’ nuovo, l’ho appena preso, con il cestello poi!”

Sempre in silenzio, mi volto a pancia in su e lentamente scopro il mio pene… ormai enorme… poi lo faccio ondeggiare… lui non resiste e ha un’erezione così forte che gli apre la vecchia cerniera dei pantaloni…

Ha il cazzo di un titano…

Mentre glielo sfioro sulla punta con il dito mignolo lui mi dà le chiavi e rilancia: “Allora però ti montiamo in 3… contemporaneamente… io ti inculo, al mio amico gli fai una pompa e il ragazzo lo inculi… ok? Domani ti firmo il passaggio… tanto sono nelle tue mani…”

Io non rispondo nemmeno, mi avvicino al suo cazzo… me lo infino in bocca e inizio a succhiarglielo di gusto…

I suoi sottoposti, che di nascosto avevano assistito a tutta la scena, balzano fuori dai cespugli e arrivati vicino, già con il pene in mano, iniziano a palpeggiarmi e strusciarsi avidamente…

In mezzo al profumo di erba tagliata mi sento toccare da tutte le parti da 6 braccia sudate… una sensazione unica…

Poi il momento fatidico: il capo si separa dal gruppo, si toglie del tutto i pantaloni e con il suo obelisco ritto…

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