[FOTO][STORIA] VIAGGIO STUDIO: Violentata da GRANDI CAZZI Neri

Andare in discoteca mi è costato molto caro…

Ero in una vacanza studio in Inghilterra (a Bournemouth) con due amici…

La famiglia che ci ospitava abitava in un quartiere residenziale piuttosto bello ma distante dal centro…

Il problema è che quindi per andare in discoteca eravamo costretti a camminare per circa 30-40 minuti… andata… e soprattutto ritorno!

Insomma, tornare in piena notte non era proprio il massimo… era facile imbattersi in ubriaconi, drogati e relativi spacciatori…

Così la sera che avevamo programmato di andare a ballare, avevamo addirittura organizzato per star fuori fino al mattino… per poi fare colazione e rincasare in sicurezza alle prime luci dell’alba…

Quello che non avevamo considerato è che, arrivati al locale, dopo una fila di circa 45 minuti (!), il buttafuori… ci dice che non possiamo entrare!

Era già l’una e furenti chiediamo il perché…

L’uomo risponde che siamo minorenni… allora gli mostriamo immediatamente i documenti italiani e lui, non sapendo più cosa dire, arriva ad avere il coraggio di contestarci che sono falsi!!!

Incredibile testa di cazzo… la verità è che non voleva farci passare perché italiani! Un puro caso di razzismo…

Immediatamente io propongo ai miei amici di chiamare le forze dell’ordine ma uno di loro mi dice che non vale la pena di fare tanto casino per così poco…

Ero molto amareggiata… cavoli, mi ero truccata, messa una minigonna ascellare, i tacchi alti e una mega scollatura per niente!

Propongo allora di tornare a casa in taxi ma uno dei miei amici esclama: “No dai… non voglio spendere soldi per niente… andiamo a piedi, almeno ci facciamo una passeggiata…”

Non l’avessimo mai fatto…

La strada era lunga, poco illuminata e giunti circa a metà percorso, scorgiamo in lontananza alcuni ragazzotti di colore…

Nonostante la notevole distanza li sentiamo urlare e sbraitare… sono chiaramente sotto l’effetto di qualche stupefacente…

Imprecano, sghignazzano e uno di loro, con un appendiabiti di legno in mano, colpisce tutto quello che gli capita a tiro…

Ovviamente ci spaventiamo… avremmo voluto cambiare strada ma il rischio di perderci era molto alto (in Inghilterra le case e le vie sono tutte uguali!)…

I miei 2 amici decidono quindi di affrontarli a muso duro… io non sono d’accordo ma loro si mettono davanti a me e riprendono a camminare a passo spedito…

Quando ce li troviamo di fronte, il più basso dei 5 (tutti coperti di grosse catene d’oro) si fa avanti e con uno spintone, scaraventa verso di me uno dei miei amici… poi ci fa: “Fuori i soldi coglioni… questa zona è nostra… dovete pagare il pedaggio…”

L’altro mio amico reagisce d’istinto e cerca di sferrare un pugno ma finisce per inciampare… così il capo del branco (quello più agghindato di tutti), si infuria, gli salta addosso, lo prende per il collo e gli urla: “Ehi mozzarella, che cazzo cerchi di fare?”

Capisco che la situazione sta rapidamente degenerando così cerco una trattativa: “Va bene, va bene, calma… prendete i soldi ma lasciateci andare!”

Nella penombra, solo allora I 5 si accorgono della mia presenza e dopo una grassa risata corale, uno di loro mi fa: “E tu che cazzo vuoi troia? Lo sai con chi stai parlando?” – E io: “No, no… davvero solo non voglio problemi…” – E lui (a pochi centimetri dal mio naso): “Ce li hai già sorella! 5 grossi problemi…”

Dopo un’altra risata il capo fa cenno a 2 dei suoi di occuparsi dei miei amici e… bum! In un’istante vengono immobilizzati…

Le nostre urla non servono a nulla… a quanto pare o la gente ha paura o la zona è disabitata…

Gli altri 3 si avvicinano invece a me…

Sono terrorizzata…

A causa dell’oscurità non si sono ancora accorti che sono una transgender… ma in ogni caso, dai loro sguardi avidi capisco che non si faranno problemi di sorta…

La conferma mi arriva guardando i loro pantaloni sgargianti, che anche in assenza di illuminazione si vede che sono gonfi come mongolfiere!

Va a finire che questi bastardi mi violentano!

Prima che mi mettano davvero le mani addosso penso allora che l’unica cosa che mi resta fare è far loro una proposta: “Ehi va bene.. sentite… se vi faccio una sega a testa, ci lasciate passare?”

Mentre i miei amici stupefatti si voltano di colpo verso di me, i malviventi si scambiano occhiate d’intendimento… dopo essersi consultati, il loro capo (ridacchiando) acconsente: “Va bene… fuori il cazzo fratelli!”

Dopo un susseguirsi di rumori di cerniere che si slacciano, mi trovo di fronte a 5 (devo dire stupende) verghe di ebano… una serie di piselloni neri tutti super duri…

Fantastico! Il piano funziona! Ci metterò un istante a farli venire e poi potremo andare!

Mentre i miei amici (ancora bloccati) mi fanno cenno di non farlo, propongo al gruppetto di appartarci dietro ad un albero…

Non è che sono pazza… l’idea è di poter stare in piedi e con il culetto protetto…

Ne chiamo 2 alla volta, parto da quelli che mi sembrano meno svegli, così ho più probabilità di cavarmela illesa: “Venite prima voi 2…”

Arrivati tra i cespugli, non mi faccio attendere e con mano esperta, afferro quei 2 bei cazzoni…

In effetti sono così grossi che fatico ad afferrarli ma trovata la posizione giusta, prendo a menarglieli… contemporaneamente… con il ritmo giusto… su-giù… su-giù… vibrazione… su-giù…

Porci schifosi… entrambi chiudono gli occhi… lo vedo che stanno godendo di brutto…

Come sospettavo, in coppia sono in imbarazzo… non hanno neppure il coraggio di toccarmi o farmi spogliare… perfetto!

Tutto sembra filare liscio, se non fosse che ad un tratto… a furia di masturbarli… beh sono fatta di carne e ossa pure io…. insomma… viene duro anche a me!

E a furia di allungarsi… la mia minigonna si alza… il tanga si abbassa e bum! Ho il mio bazooka scoperto… nudo… in erezione… lì davanti a loro!!!

Che sfiga! Vorrei controllarlo ma non posso… anzi mi sto bagnando…

Il primo che se ne accorge, sbigottito, si libera e corre a chiamare gli altri: “Ma che… questa ha il cazzo! E’ un trans!” – Anche l’altro lo segue…

Al richiamo tutto il branco si riunisce rapidamente intorno all’albero…

Penso: “Merda… adesso finisce male!”

In realtà avrei potuto scappare ma avevano ancora i miei amici in ostaggio… così rimango lì… impietrita (e con il pene ancora in tiro)…

Che situazione… sia i membri della gang, sia i miei amici mi stanno fissando… proprio lì, in mezzo alle cosce… ho gli occhi spalancati dalla paura…

A rompere il silenzio è il capo: “Dannazione sorella, non mi avevi detto che sei una transgender… potevi dirmelo prima… yo.. rispetto… sei una creatura meravigliosa… anche nella mia famiglia cen’è una… basta con questa stronzata… rivestiti… siete liberi di andare… pace…”

Non riesco a credere alle mie orecchie… ero già pronta al peggio e invece… ci vuole lasciare andare??!

E’ così… non è un bluff: fa sul serio… i miei amici vengono subito liberati!!

Mentre cerco inutilmente di coprirmi (l’erezione è troppo grande e non se ne va)… i miei amici, allontanandosi a passo spedito mi fanno cenno di sbrigarmi…

Vorrei incamminarmi anche io ma…

Il fatto è che dopo aver visto tutti quegli uccelloni neri… complice l’erezione… non me la sento di andarmene così… è più forte di me…

Così, con incredibile stupore dei miei amici, inverto la marcia e vado (fuori da ogni logica razionale) a chiamare proprio il capo della gang (che già si era allontanato)…

Gli tocco la spalla per chiamarlo e lui si volta con sguardo perplesso: “Che vuoi sorella? Tutto bene?”

Sono ultra imbarazzata… non so come chiederglielo… ma ho una voglia matta di giocare con le loro belle banane giganti… non ci posso proprio fare niente…

Divento paonazza in viso e con un’erezione eslosiva che spunta fuori nuovamente gli chiedo: “Senti… ma mi trovate carina?” – E lui (guardandomi di nuovo il pene): “Yo… certo che si… ma che ti passa per la testa sorella?”

Dopo qualche secondo di silenzio gli faccio: “Senti, te lo dico e basta… ho voglia di cazzo…” – Poi girando la testa verso destra e verso il basso: “Di tutti i vostri cazzi…”

Stavolta è lui a strabuzzare gli occhi e a non credere alle mie parole: “Dici davvero?” – Io ormai sono super arrapata e non mi controllo più… così rincaro la dose: “Voglio che mi stupriate… tutti… assieme!”

Il ragazzo allora mi fa: “Ok… ok!” – Poi fa schioccare le dita e chiama a se tutti gli altri…

Mentre i miei amici stanno tornando per prendermi e portarmi via, io faccio loro cenno che è tutto a posto e che possono andare a casa tranquilli…

Me la sono proprio andata a cercare… ma ormai non riuscivo a togliermi dalla testa la visione di tutti quei piselloni turgidi…

Ritornati al cespuglio, stavolta tutti si levano completamente i vestiti…

Io chiudo gli occhi e spalanco le braccia, sussurro: “Prendetemi…”

Sono tutti arrapatissimi e tutti insieme mi si lanciano addosso: uno mi mette subito la mano sul cazzo, uno mi lecca il viso, uno da dietro mi tasta le palle, uno mi appoggia la fava sulle chiappe e uno mi tira fuori le tette!

Che goduria immensa! Adoro sentimi abusata…

Ma la cosa cresce ancora… ora sento cazzi duri come l’acciaio spingermi da tutte le direzioni… qualcuno si infila di soppiatto il mio pisellone in bocca… qualcuno a tradimento mi infila un dito nel culo… qualcuno mi limona la lingua e uno per tetta mi succhiano entrambi i capezzoli…

Sono iperstimolata! Praticamente sto già per venire!

Ma è a quel punto che parte lo stupro di gruppo: quello che prima avevo miracolosamente evitato!

Sulle spalle sento…

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